giovedì 7 giugno 2007

Baudelaire ai giovani scrittori - 2


Coloro che dicono “sono sfortunato!” sono quelli che non hanno ancora avuto un sufficiente numero di successi e che lo ignorano.
Mi riferisco alle mille circostanze che avvolgono la volontà e che hanno delle cause legittime: sono il cerchio entro cui è racchiusa la volontà stessa. Ma è un cerchio in movimento, vivente, turbinoso, che muta ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo la propria circonferenza e il proprio centro, trascinando con sé la volontà che racchiude e che muta a sua volta, in un gioco reciproco dove vive la libertà.
Libertà e fatalità sono due opposti; visti da vicino e da lontano sono una sola volontà. La sfortuna non esiste. Se siete sfortunati è perché vi manca qualcosa: quel qualcosa conoscetelo e studiate il gioco delle volontà vicine per spostare più facilmente il cerchio.
Un esempio tra mille. Molti fra coloro che amo e che stimo si indignano quali retori infuriati di fronte a certe celebrità di oggi – Eugène Sue, Paul Féval; ma il talento di quei personaggi, per frivolo che sia, non di meno esiste, mentre la collera dei miei amici non esiste, o meglio esiste in negativo, perché è tempo perso, vale a dire la cosa meno preziosa al mondo. La questione non è sapere se la letteratura del cuore o dello stile sia superiore a quella di moda. Può essere vero, e lo è, almeno secondo me. Ma sarebbe corretto solo a metà, se nel genere in cui vi cimenterete non avrete altrettanto talento di Eugène Sue nel suo.
Accendete un uguale interesse con mezzi nuovi, date prova di una forza uguale o superiore, ma in senso contrario: raddoppiatela, triplicatela, quadruplicatela e non avrete più diritto di disprezzare il borghese, perché il borghese sarà dalla vostra parte.
Fino a quel momento, vae victis, perché nulla è altrettanto vero della forza che è giustizia superiore.

Charles Baudelaire - Conseils aux jeunes littérateurs

Mondi paralleli - 3 (postilla a un post)


Poteri occulti avranno colpito? Non ci è dato saperlo; di certo però è sparito l'archivio completo dei passaggi verso le Città Oscure (v. post del 22 maggio).
Forse si è nascosto nei sotterranei dell'Università di Bruxelles, o nel metro parigino o nelle cantine della "Fetta di polenta". Oppure è entrato nella Rete parallela di un mondo parallelo.
Mistero s'aggiunge a mistero...

mercoledì 6 giugno 2007

I mesi di Fabio Tombari - Giugno

"A detta degli astrologhi, Giugno è sottoposto all’influenza di Mercurio, pianeta convertibile, le cui qualità sono di essiccare e di inumidire, secondo che sia o no congiunto con la Luna; di dominare le noci e le mandorle se congiunto con Marte, e con Venere il miele e i bachi da seta.
Il Sole che entra in Granchio segna col solstizio d’estate un periodo di triplicità ignea, idoneo alle cose della natura e al loro nutrimento. Quando la Luna è in quel segno conviene arare la terra arida, imprendere viaggi per mare. Di questo mese i tempi improvvisi e grandi, tempestosi di tuoni e di folgori, provocati dalla stella Arturo.
L’oroscopo predice i più facili guadagni, matrimoni felici, rivalità sportive, morti da fulmini, vincite al lotto.
Consigliabile per i formidabili appetiti del mese e per i pranzi delle mietiture, una cucina leggera, vegetariana, a base di erbe, pistacchi, semi di melone, pignoli, con contorno di abbacchio, oche ripiene e maialetti al forno."
Fabio Tombari: I mesi - Giugnoleggi il testo completo

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