martedì 22 maggio 2007

Mondi paralleli - 2



Non sono solo la forma e le misure a fare di questa casa torinese una cosa dell'altro mondo: solo pochi iniziati lo sanno, ma è un passaggio verso le Città Oscure. Soprannominata "Fetta di polenta", fu progettata da Alessandro Antonelli (l'architetto massone che disegnò anche la Mole) è alta 27 metri, lunga 27 metri su via Giulia Di Barolo, larga 5 metri su corso San Maurizio e 0,70 metri sul lato opposto. E' però un edificio abitativo a tutti gli effetti. Visse qui Niccolò Tommaseo, l'autore del primo grande dizionario della lingua italiana. Con tutta probabilità fu lui a scoprire il passaggio verso le Città Oscure, perché in quel mondo i linguisti sono tenuti in gran conto e hanno diritto alla cittadinanza onoraria. Benché il Potere mondiale tenga ben celata tale realtà, oggi è possibile accedere all'archivio completo ed esaustivo delle Città Oscure e dei transiti fra questo e quel mondo.






Questo è il misterioso ingresso all'Archivio delle Città Oscure

Mondi paralleli - 1


E' inarrestabile l'espansione di Second Life, quest'universo in cui ci si inventa un'esistenza parallela? Lanciata nel 2003 dalla società americana Linden Lab, Second Life rivendica a tutt'oggi 6 milioni di visitatori e 1,2 milioni di residenti attivi, o avatars. Il 18 maggio l'Istituto Svedese, un ente del Ministero degli Esteri che ha il compito di fornire informazioni sul paese, ha annunciato che la Svezia sarà la prima nazione ad aprire un'amabasciata in questo mondo virtuale. L'apertura è prevista per il 30 maggio: sarà un portale informativo che non rilascerà visti, ma fornirà indicazioni sulle pratiche amministrative, consentendo così ai visitatori di ottenere i documenti nella vita reale.Nel frattempo gli abitanti e gli ospiti di Second Life possono immergersi nel Festival di Cannes, qui riprodotto in 3D. Avranno la possibilità di calcare le celebri passerelle e persino di avvicinare le stars. Per interposto avatar, s'intende.



mercoledì 16 maggio 2007

Baudelaire ai giovani scrittori - 1

I precetti che seguono sono il frutto dell'esperienza; l'esperienza implica una certa somma di errori: poiché tutti ne commettono (pochi o tanti non importa) spero che la mia esperienza sia verificata attraverso quella di ciascuno.
Questi precetti, quindi, non hanno altra pretesa che quella di un vademecum, altra utilità che quella di un manuale elementare e onesto. Pensate a un galateo scritto da una Madame de Warens buona e intelligente, a norme del vestire elegante insegnate da una madre! - Allo stesso modo metterò in questi precetti una tenerezza fraterna.
Delle fortune e delle sfortuneI giovani scrittori che parlano con una sfumatura d'invidia di un loro collega, dicendo: "E' stato un bel debutto il suo: ha avuto una fortuna sfacciata", non pensano che ogni inizio è sempre preceduto ed è l'effetto di altri venti debutti rimasti sconosciuti.
Non so se, in fatto di celebrità, esista il colpo di fulmine, credo piuttosto che un successo sia, in una proporzione aritmetica o geometrica - a seconda del valore dello scrittore - il risultato dei successi precedenti, speso invisibili a occhio nudo. Avvengono lente aggregazioni di successi molecolari, ma generazioni spontanee e miracolose, mai.
Charles Baudelaire - Conseils aux jeunes littérateurs
(1-continua)

martedì 8 maggio 2007

La fabbrica del testo

“Le parole sono crocevia dove molte strade si intersecano. E se, invece di attraversare velocemente questi incroci, avendo già deciso quale cammino seguire, ci si ferma ad osservare ciò che ci appare nelle prospettive che si aprono, ci si rivelano insospettate congiunzioni di risonanze e di echi.”
Claude Simon

Tra le prime idee abbozzate su un foglio e le ultime correzioni scorre il tempo della creazione, sempre diverso a seconda del momento e di chi scrive. In alcuni casi ci si lascia guidare dall’ispirazione, in altri si accumulano piani di lavoro e documentazioni.

Analizzando i manoscritti degli autori, appaiono evidenti due tipologie di scrittura: l’improvvisazione e la costruzione. Sono modi di lavorare radicalmente diversi che hanno conseguenze decisive sulla forma e la natura della scrivere.
(liberamente tradotto da Brouillons d’ecrivains)

Collaboratori