accompagnamento: Mephisto Waltz di Franz Liszt
...Quelli della platea si voltarono. Nella galleria un cittadino, tutto confuso, aveva scoperto nella propria tasca un pacchetto legato come quelli delle banche, e con una scritta sull'involucro: "Mille rubli". I vicini si gettarono su di lui che, meravigliato, cercava di aprire l'involucro per scoprire se si trattava di rubli veri oppure magici.
- Per Dio, sono veri! Rubli! - gridarono allegramente dal loggione.
- Giochi con un mazzo di questo tipo anche con me - disse giovialmente un grassone in mezzo alla sala.
- Avec plaisir - rispose Fagotto - Ma perché solo con lei? Facciamo partecipare tutti! Vi prego di guardare in alto!... Uno! - nella sua mano apparve una pistola - Due! - la pistola si alzò - Tre! - lampeggiò, rimbombò un colpo, e subito dalla cupola scesero sulla sala volteggiando tra i trapezi dei biglietti bianchi.
I biglietti ondeggiavano, planavano lateralmente, atterravano nella galleria, calavano sull'orchestra e sul palco. Dopo alcuni istanti la pioggia di denaro, sempre più fitta, raggiunse le poltrone e gli spettatori si gettarono ad acchiappare le banconote.
Centinaia di mani si alzarono. Dopo aver afferrato i biglietti, la gente li metteva contro luce, verso il palcoscenico illuminato, e constatava l'autenticità delle filigrane. Anche l'odore non lasciava dubbi di sorta; era quello, inconfondibile per il suo fascino, delle banconote appena stampate.
Prima l'allegria e poi la meraviglia pervasero il teatro. Dappertutto risuonava la parola: "Rubli, rubli". Si udivano esclamazioni di stupore e risa di gioia.
A poco a poco sui volti degli agenti di servizio si dipinse la perplessità, mentre gli stessi artisti incominciavano a far capolino dalle quinte senza tante cerimonie.
L'eccitazione generale andava aumentando, e chissà come sarebbe andata a finire se Fagotto non avesse fatto cessare la pioggia di denaro, soffiando a un tratto per aria.
Michail A. Bulgakov Il maestro e Margherita
Malevic Il riposo
Kustodiev Il bolscevico
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