giovedì 23 febbraio 2012

Stazione solitaria - di Maurice Carême

S’accendono i lampioni.
Un ultimo fringuello canta.
La stazione è struggente.
In questa sera di settembre
resta così sola
in disparte dalle case,
così sola a guardare
la stella del Vespero
che piange all’orizzonte
tra due vecchi tigli.



A volte un viaggiatore
si ferma sulla banchina,
ma così stanco, così distratto,
che non vede i lampioni,
né il fringuello che canta,
neppure la stella che piange
in questa sera di settembre.
E la città lo inghiotte,
lugubre come il vento
che disperde le foglie
sulla stazione struggente
e più sola di prima.



Le fotografie sono di Alice

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