mercoledì 16 maggio 2007

Baudelaire ai giovani scrittori - 1

I precetti che seguono sono il frutto dell'esperienza; l'esperienza implica una certa somma di errori: poiché tutti ne commettono (pochi o tanti non importa) spero che la mia esperienza sia verificata attraverso quella di ciascuno.
Questi precetti, quindi, non hanno altra pretesa che quella di un vademecum, altra utilità che quella di un manuale elementare e onesto. Pensate a un galateo scritto da una Madame de Warens buona e intelligente, a norme del vestire elegante insegnate da una madre! - Allo stesso modo metterò in questi precetti una tenerezza fraterna.
Delle fortune e delle sfortuneI giovani scrittori che parlano con una sfumatura d'invidia di un loro collega, dicendo: "E' stato un bel debutto il suo: ha avuto una fortuna sfacciata", non pensano che ogni inizio è sempre preceduto ed è l'effetto di altri venti debutti rimasti sconosciuti.
Non so se, in fatto di celebrità, esista il colpo di fulmine, credo piuttosto che un successo sia, in una proporzione aritmetica o geometrica - a seconda del valore dello scrittore - il risultato dei successi precedenti, speso invisibili a occhio nudo. Avvengono lente aggregazioni di successi molecolari, ma generazioni spontanee e miracolose, mai.
Charles Baudelaire - Conseils aux jeunes littérateurs
(1-continua)

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