Non sono solo la forma e le misure a fare di questa casa torinese una cosa dell'altro mondo: solo pochi iniziati lo sanno, ma è un passaggio verso le Città Oscure. Soprannominata "Fetta di polenta", fu progettata da Alessandro Antonelli (l'architetto massone che disegnò anche la Mole) è alta 27 metri, lunga 27 metri su via Giulia Di Barolo, larga 5 metri su corso San Maurizio e 0,70 metri sul lato opposto. E' però un edificio abitativo a tutti gli effetti. Visse qui Niccolò Tommaseo, l'autore del primo grande dizionario della lingua italiana. Con tutta probabilità fu lui a scoprire il passaggio verso le Città Oscure, perché in quel mondo i linguisti sono tenuti in gran conto e hanno diritto alla cittadinanza onoraria. Benché il Potere mondiale tenga ben celata tale realtà, oggi è possibile accedere all'archivio completo ed esaustivo delle Città Oscure e dei transiti fra questo e quel mondo.
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