lunedì 17 settembre 2007

Qualcuno forse... - di Giuseppe Gallo

Qualcuno forse sta già pranzando,
un altro si sarà attardato
sulla strada a celiare
con la negra giovane
al banco della frutta.

Sarà stato qualcuno
impegnato a provare
assorto sulla chitarra
le melodie per la sera,
e, sorpreso dagli elementi
urlanti, con spavento
sarà tornato presente.

Ma quel cielo! Con quale tempra
si scatena superiore la vita, e mobile
esplode feroce, imperativa nelle chiazze
di colore. Tenebra e luce, tenebra e luce.
E i bianchi, m'assoggetta l'autorità
della voce! Bassi. E s'intomba
in un niente la città (sullo sfondo
la notte precipitosa è sopraggiunta);
ha ogni cosa il medesimo umore.

Ogni cosa. Non il verde
della collina, sotto gli occhi,
qui strabuzzati.

Giuseppe Gallo: Da prodigio a prodigio
El Greco: Veduta di Toledo

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