venerdì 20 luglio 2007

Arcangeli e maghetti

Mentre cresce l'attesa per l'uscita - domani - del settimo volume della saga di Harry Potter, su Internet si moltiplicano le anticipazioni: chi morirà, chi si sposerà, Harry sopravvivrà e che cosa farà da grande?... Un brusio sempre più forte che trova ospitalità persino sulle pagine del Corriere della sera.
Tutti fans del maghetto? Non tutti...
Gabriele Kuby ha scritto un saggio, Harry Potter - Gut oder Bose, in cui analizza un meccanismo narrativo che in realtà maschera una sostanziale indifferenza verso la distinzione fra Bene e Male.
Gabriel, un hacker britannico, è invece penetrato negli archivi della casa editrice Bloomsbury, carpendo l'intero, inedito, prezioso manoscritto. Poi, affermando di agire ispirato dal Papa, ha divulgato il finale del libro.
Strane coincidenze di nomi!
Ma forse l'annuncio è molto più umano: c'è un mercato in crescita, oggi, per una spiritualità banalizzata, di facile consumo, che richieda poca fatica; alcuni autori hanno saputo cogliere e sfruttare questa tendenza.
Non è infatti un caso che il tratto comune fra libri come Harry Potter, il Codice Da Vinci, La profezia di Celestino e le altre profezie new age, sia proprio una scrittura particolarmente sciatta.

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